Non sono mai stata molto brava nelle descrizioni. Che dire mi chiamo Diana. Ho 23 anni. E fra poco Ana mi farà diventare una farfalla, piccola e leggera.👽

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Latest Posts by vivonelladepressione - Page 2

8 years ago

Desidero solo di morire, tutto normale, no?

lost in my black world (via lostinmyblackworld)

8 years ago

Sono solo stanca Stanca di tutto Stanca di vivere


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8 years ago
Quanti Pugni E Quante Lacrime Versate Dal Nervoso.

Quanti pugni e quante lacrime versate dal nervoso.

8 years ago
•I Don’t Own This Photo•

•I don’t own this photo•

8 years ago
Saggi Consigli 📚 (presso Parco Di Belloluogo)

Saggi consigli 📚 (presso Parco di Belloluogo)

8 years ago

Ehi mamma, Sono io, tua figlia, la tua piccolina. Mi dispiace vederti triste mamma, ora ti racconto tutta la storia, promesso. È iniziato tutto durante le vacanze estive della seconda media, te lo ricordi il campeggio? Tu mi avevi detto che mi sarei divertita insieme agli altri bambini e io ti ho creduto, tu avevi sempre ragione. Ecco, non è andata proprio così. Ero in una camera insieme ad altre bambine che non conoscevo, eravamo in 13 e dormivamo in tanti letti a castello. Loro si conoscevano già, a me ci è voluto più tempo. Ho conosciuto Ilaria, aveva i capelli morbidi e lucidissimi e gli occhi scuri. Mi ricordo che le invidiavo tutto, lei era bella e tutti le volevano subito bene. Una volta le ho chiesto “Come fai?” E lei si è toccata una clavicola. “Io ero come te, poi abbiamo fatto un patto con le mie amiche, e abbiamo deciso che per essere belle bisogna sempre essere abbastanza magre da avere le clavicole sporgenti” Tutto qui. Mi sono guardata allo specchio. Ecco perchè io non ero bella. Le mie clavicole non sporgevano mamma, capisci? Non si riusciva a capire neanche se ci fossero, sotto quello strato di pelle e grasso e tristezza. Sono passati quattro anni mamma, e io ho mantenuto con tutti il segreto di Ilaria e delle sue amiche. Tu sei la prima a cui lo racconto, mi raccomando, non dirlo in giro. La cosa che ancora non sai è che anche io mi sono unita a loro in un patto silenzioso. Guardami mamma, guarda come sono bella ora. Le vedi le mie clavicole, proprio lì, all’attaccatura delle spalle? Vedi come si tende la pelle quando mi muovo? Non essere triste della mia felicità mamma, finalmente riesco a guardarmi allo specchio senza farmi schifo. Sono diventata anche io una di quelle bambine popolari, mi sorridono tutti. Non era questo che volevi? Non piangere mamma, quell’essere orribile che era la vecchia me non esiste più, ora sono rinata, non piangere su quelle spoglie che ora mi stanno larghe. Guarda come sono felice, e leggera, e libera, guardami mamma, guarda come sono morta.

8 years ago

- Pronto? - Andre mi senti? - Si Giulia, cosa succede? - Non lo so Andrea, non lo so - Stai piangendo? - Sto per morire Andrea - Ma cosa diavolo stai dicendo? Giulia dove sei? - Sono sul terrazzo Andrea e fa freddo - Che ci fai lì? Torna dentro - Voglio finirla qui Andrea, finire tutto - Giulia, non dire cazzate! Dove cazzo sei, cosa cazzo fai? Non smettevo di piangere. Era la prima volta che lo chiamavo, la prima volta che lui sentiva la mia voce e viceversa. - Hai una bella voce Andrea - Giulia rispondimi! Non so del perchè l’ho chiamato, so solo che lui avrebbe capito. E che era davvero l’ultima persona che volevo sentire. Fa freddo, e il vento passa attraverso i miei capelli. - E’ alto sai? - Giulia, ti prego, cosa stia facendo? - Sia, Andrea, ho sempre avuto paura delle altezze. Eppure eccomi sul cornicione e sotto ho il vuoto. Andrea, non sono affatto forte e lo sai, come sai che ho sempre voluto volare. Ed il vento oggi vuole darmi questa possibilità Ero con le lacrime agli occhi, e con il pianto silenzioso. Lui così troppo lontano da me. - Giulia ti prego, torna indietro! Cazzo Cazzo! Lo sento imprecare, ma tanto cosa vuole fare? E’ lontano 455km da me. Non può salvarmi - Non puoi fermarmi - Si che posso cavolo ti prego. Domani ti prometto che vengo da te ok? Prendo il primo treno e vengo da te, ti abbraccio e ti salvo ok? Tu però torna indietro - NO! Una si affaccia alla finestra e mi fissa. Urla al figlio di chiamare i carabinieri e l’ambulanza - Hey ragazza, cosa hai intenzione di fare? Non rispondo, le lacrime mi stanno annegando. - Perchè Andrea? Perchè il mio futuro è solo uno stupido sogno? Sono stanca di essere invisibile, stanca di essere giudicata. Stanca di essere me. Sono stanca di lottare e di perdere sempre. Sono stanca di stare in piedi. - Ti prego Giulia, ragiona - Ci penso da troppo, troppo tempo. Voglia andare via, magari così rivedo il mio nonnino lassù e poi posso proteggerti. Insomma, guarda il lato positivo, mi avrai accanto - Giulia, guarda il lato negativo. Niente più amore, niente più vita - E questo è il negativo? Per me è un sogno - Non avrai più me, ed io non potrò più tenerti con me. Parlarti, baciarti Giulia. - Oh Andrea, una signora mi fissa. Ma io non ce la faccio. Qui fanno altro che puntare il dito. E poi, sono troppo grassa, troppo brutta, troppo inutile per esistere. Un errore ecco, un aborto mancato - Ma cosa cazzo dici! Dove sono i tuoi? - Non ci sono - sorrido felice E sento il vento aumentare, fa freddo e questo vento mi entra nelle vene. Vedo opaco e il mio viso si congela ad ogni lacrime. Faccio un respiro profondo, poi un altro. Voglio davvero finire tutto il dolore, tutto questo marcio. 5 anni che lotto, che resisto. 5 anni che sono invisibile, 5 anni che mi giudicano e mi prendono in giro. 5 anni che fingo 5 anni che sono sola. 5 anni, la mia adolescenza deve finire presto. - Ragazza, ti prego ragiona! - Ascoltala! - Sei giovane, con un futuro e con dei sogni. - Giulia ascoltala! - Diventerai madre e troverai l’amore. Ragazza, non fare idiozie. Tu meriti il meglio, e di vivere - Giulia meriti di meglio ed io voglio te! - Ragazza, ti prego, levati da lì! - Salvati Giulia! - Sei una ragazza così carina! Mi fermo, “carina” ecco cosa sono. Un abbastanza per la sufficienza, un nono abbastanza per essere la sufficienza. - Sono carina - Giulia - Sono carina per te? - Si, ragazza sei carina “Carina” io? Lo sono sempre stata, quella cosa “carina” sinonimo di diverso, che significa non adatto, non abbastanza. “Carina” e il cuore si calma, “carina” e prendo l’ultimo respiro. - Giulia…Giulia! Giulia! - Carina - No, nonono, sei bellissima Giulia bellissima! - Carina, grazie signora, mi ha fatto capire che non vado bene neanche per essere salvata Chiudo gli occhi e mi giro, metto play l’mp3 e volo. “Carina” urlo.

(via ilragazzochesiodia)

i brividi, cazzo

(via ventiquattrounoduemilatredici)

Ogni volta piango

(via ipezzidime)

Cazzo.

(via nonsoabbandonare)

..carina

(via amarefinoasanguinare)

“Carina.”

(via laragazzadagliocchidoceano)

Carina.

(via diariodiunaragazzainsignificante)

“carina”

(via laragazzachesorridepiangendo)

11.656 note a

(via laragazzaconlamaschera)

8 years ago

Dove posso scappare se ciò da cui scappo sono io?

@sorrisidolorosi (via sorrisidolorosi)

8 years ago

“Ed è quanto vedi scendere quel numero sulla bilancia che capisci quanto valga la pena continuare a sacrificarsi.”

@baratrosenzauscita (via baratrosenzauscita)

8 years ago

Ho avuto un gran talento nella vita per l’autodistruzione.

Jake La Furia (via soffroeppuremivienedaridere)

8 years ago

Guarda cosa sei per colpa del cibo.
Adesso leggi.
 Hai ancora fame?
 Hai veramente fame?
 Potresti farne a meno? 
 Pensa a come ti sentirai meglio.
Pensa a come ti vedrai meglio.
 Bevi un bicchiere d’acqua.
 Ora.
 Adesso. 
Dimezza il piatto.
 Gettalo via. 
Ora guarda il cibo.
 Hai ancora fame?
 Vai e guarda lo specchio. 
Adesso.
 Torna a posto.
 Elenca da cima a fondo ciò che desideri cambiare.
 Scrivile. 
Leggile. 
Di nuovo.
Vai a lavare i denti. 
Bevi un’altro bicchiere di acqua.
 Fai dieci addominali.
 Non ti senti meglio?
 Si, guardati.
 Guarda il cibo.
 Tu non vuoi mangiarlo.
 Come ti senti meglio adesso?
 Quanto stai facendo bene? 
 Getta l’altra metà.
 Dalla a qualcun’altro. 
Mettila da un’altra parte. 
Scommetto che ti senti meglio adesso.
 Fai altri dieci addominali. 
Vai a fare una doccia.
 Guardati allo specchio.
Gira su te stesso.
 Ti vedrai più magra domani mattina.
Pensa a cosa accadrà se mangi qualcosa.
 Lo mastichi, lo deglutisci, va nel tuo stomaco.
 Lentamente il tuo corpo assorbe tutte le calorie, tutto lo zucchero, tutto il grasso.
 Guardati allo specchio.
Colpisci la tua pancia.
 Strizza le tue braccia e gambe.
 Bevi un bicchiere d’acqua.
 Delizioso rinfrescante, l’acqua riempie.
 Zero calorie.
 Super sano.
 Ora, pensa a qualcuno.
 Qualcuno che hai visto, qualcuno che conosci, qualcuno famoso.
Pensa a qualcuno magro. 
Bello.
 Tu vuoi diventare come lui.
 Ora pensa a qualcuno grasso.
Qualcuno che hai visto, qualcuno che conosci, qualcuno famoso. 
Tu non sei lui.
 Lui ti invidia.
 Lui vuole essere te.
 Guardati, sei bellissima. 
Alzati. 
Stenditi.
 Senti le tue costole.
 Pensa alle persone grasse. 
Pensa a tutto il grasso che ricopre il loro corpo.
 Paffuto.
 Grasso.
 Grosso.
 Obeso.
 Panciuto.
 Paffuto.
 Spesso…
HAI ANCORA FAME?

Piangodinascosto (via sorrisisoppressi)

8 years ago

Mi ero convinta che se fossi riuscita a diventare leggera come una farfalla, tutto sarebbe andato a posto. Sarei diventata forte, indipendente, libera. E non avrei mai più avuto bisogno di nessuno.

@baratrosenzauscita (via baratrosenzauscita)


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8 years ago

sono padrona del mio corpo

il mio corpo mi ha sempre disgustata, quel grasso in più in certi posti mi fa veramente incazzare e pensare che sono arrivata addirittura  a pesare 52 chili, che incazzo rivoglio i miei 48 chili no anzi voglio scendere ancor a meno almeno a 45 entro la fine di questo mese, ormai da tre giorni non assumo più di 400 calorie e per di più perdo più di 700 calorie al giorno correndo e camminando fuori, ormai non ho nemmeno più fame, sono abituata ad avere il vuoto dentro me. 


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8 years ago

Non potevano capire quanto fosse difficile spiegare ciò che accadeva nella mia testa, quando nemmeno io ero in grado di dare una spiegazione a ciò che provavo.

vogliosolopotervolare (via vogliosolopotervolare)

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