How did you decide to scientist? How you start works? And what did you do for that ?
Question: How did you decide to be a scientist? How did you start work? And what did you do for that?
La sicurezza dei satelliti e le loro vulnerabilità sono legate attualmente ad una delle più grandi minacce globali di questo secolo.
La frontiera dello spazio, a sua volta, è la nuova e moderna frontiera per la Cyber Security a livello globale. Per quale motivo? Il ritmo vertigionso con cui avanzano le capacità di sicurezza informatica e di guerra informatica di diverse nazioni e attori non statali rappresenta una sfida enorme per i proprietari delle risorse spaziali in orbita. Oltre a questo la Cina, nel 2021, avrà un’intensa attività di lancio di satelliti per la rete spaziale a supporto dello IoT – 80 satelliti nello spazio per completare la rete, in tre fasi, intorno al 2023. L’IoT spaziale avrà un’ampia copertura e consentirà una facile connessione in tutte le condizioni atmosferiche e in molteplici campi.
Prendere il controllo di un satellite da parte di elementi anomali potrebbe avere conseguenze disastrose.
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ttacchi informatici su ICS-SCADA: come proteggere le infrastrutture critiche dagli incidenti che coinvologono i sistemi che monitorano e controllano da remoto impianti industriali ed infrastrutturali?
Andrea Biraghi rileva la crescente necessità di proteggere le infrastrutture – in special modo quelle pubbliche – parallelamente alla necessità di ridurre la temepistica sulla previsione degli attacchi e ridurre al minimo la potenziale esposizione alle minacce informatiche e ai cyber attacchi.
Big Tech in soccorso per la sicurezza informatica degli Stati Uniti: Google, Microsoft, ma anche Apple e Amazon si impegnano a formare la prossima generazione di difensori della cyber security.
Google e Microsoft – a seguito di un incontro con il presidente degli Stati Uniti Joe Biden alla Casa Bianca- hanno stanziato miliardi di dollari per contribuire a rafforzare la posizione in materia di sicurezza informatica del settore nel suo insieme.
Apple ha annunciato che collaborerà con i suoi fornitori per “guidare l’adozione di massa dell’autenticazione a più fattori“, oltre a fornire nuovi corsi di formazione sulla sicurezza, risposta agli incidenti e correzione delle vulnerabilità. Amazon prevede di offrire gratuitamente un dispositivo di autenticazione a più fattori a tutti i titolari di account Amazon Web Services e di rendere disponibile gratuitamente al pubblico tutta la formazione sulla consapevolezza della sicurezza dei dipendenti dell’azienda.
L’incontro arriva sulla scia degli ultimi incidenti, tra cui quello della Colonial Pipeline. Gli impegni variano a seconda delle aziende: dalla spesa di miliardi in infrastrutture informatiche all’offerta di aiuti e istruzione per la catena di approvvigionamento. Il governo, è chiaro, e lo afferma anche il Presidente USA, non può affrontare questo impegno da solo, per questo nelle ultime settimane Biden ha incontrato i CEO di oltre due dozzine di aziende di vari settori per sollecitare il loro aiuto nel potenziare gli sforzi per la sicurezza informatica. La minaccia cyber va quindi contenuta.
“La realtà è che la maggior parte delle nostre infrastrutture critiche è di proprietà e gestita dal settore privato e il governo federale non può affrontare questa sfida da solo“, ha detto Biden durante la riunione di mercoledì.
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Tra i maggiori data breach del 2019, ce n’è uno che ha esposto 4,1 miliardi di record.
Recentemente è stato scoperto, su un serve non protetto (accessibile senza password) un gigantesco database di 4 terabytes contenente 1,2 milardi di record di informazioni personali, inclusi account di social media (tra cui Facebook, Linkedin, Twitter), indirizzi e-mail e numeri di telefono, raggiungibili da chiunque. I dati non includonoi informazioni sensibili come numeri di carta di credito o numeri di previdenza sociale. Il server era raggiungibile all’indirizzo: http://35.199.58.125:9200.
La scoperta è stata fatta dal Ceo di Night di Lion Security, Vinny Troia, durante una scansione di routine per individuare i dati non protetti: la maggior parte di questi, ritiene l’esperto in security che ha denunciato il fatto al Federal Bureau of Investigation (FBI), sono raccolti su un server Google Cloud da una società privata, “People Data Labs”. L’amministratore delegato di People Data Labs, Sean Thorne, ha ammesso che alcuni dati prvengono dalla sua azienda ma sospetta che siano stati aggregati da un’altra società che unisce vari data point.
“E’ la prima volta che vedo tutti questi profili social raccolti ed integratu con le informazioni del profilo utente in un unico database di queste dimesnioni” afferma Vinny Troia. Criminali informatici e malintenzionati possono utilizzare tutti questi dati per dirottare gli account
Per verificare la violazione dei propri account si può utilizzare il sito specializzato “Have I Been Pwned“.
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Gli attacchi informatici in questo 2020 stanno prendendo di mira l’aumento del lavoro a distanza e stanno diventando sempre più elaborati ed insidiosi. I dati rilevano che nei primi sei mesi del 2020 le intrusioni sono aumentate considerevolmente rispetto al 2018.
Con strumenti e tecniche nuovi, gli attacchi hacker rappresentano una minaccia a livello globale sono divenuti una relatà con la quale analisti, specialisti della sicurezza informatica e hacker etici si trovano a dover avere a che fare oramai quotidianamente. Il loro aumento è attribuito all’evoluzione delle tattiche di intrusione – per ottenere l’accesso ad account e reti – ma anche all’aumento del lavoro a distanza dovuto alla pandemia di Covid19. Anche in Italia quindi si sono raggiunti livelli mai visti prima.
Mentre gli attacchi ransomware e malware nel 2020 diventano sempre più numerosi e aggressivi, le organizzazioni non riescono a fare fronte con le loro sole risorse.
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Cybersecurity e Covid: cosa hanno in comune?
Un concetto che viene insegnato agli studenti di sicurezza informatica è che non c’è alcuna sicurezza assoluta: ovvero “nessuna iniziativa di sicurezza e’ tale da garantire, con assoluta certezza, l’ assenza di rischi informatici“. Allo stesso modo di un nuovo malaware o ransomware, non ci è stato possibile prevedere come il nuovo Coronavirus avrebbe influenzato – e in quale misura – le nostre vite, la nostra società, la nostra economia.
Leggi l’articolo su Andrea Biraghi Blog - Cybersecurity e Covid: agilità e resilienza contro le minacce informatiche
Cyberwarfare e Internet of Things: l'utlimo studo di BitDefende registra un aumento - per questo tipo di attacchi informatici - di circa il 38%. APT, furto di proprietà intelletuale e cyberspionaggio sono invece in aumento el 37%, senza dimenticare le minacce chatbot per quanto riguarda i social media networks.
Sempre lo studio di BitDefendere rivela che la maggiornanza delle aziende non aveva un piano di emergenza per affrontare l'epidemia Covid-19 [dato rivelato dall'intervista a più della metà (50%) dei professionisti nel settore della sicurezza informatica (60% invece il dato italiano)].
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Una recente ricerca sottolinea come alcuni software per dispositivi medici siano vulnerabili e quindi a rischio hacker. La causa starebbe nei loro difetti, afferma FORESCOUT RESEARCH LABS, che ha condotto lo studio su alcuni software sui quali sono state rilevatepiù di una dozzina di vulnerabilità, così anche nei macchinari utilizzati in altri settori che, se sfruttati da un hacker, potrebbero causare il crash di apparecchiature critiche come i monitor dei pazienti.
La ricerca, condivisa in esclusiva con CNN, indica le sfide che gli ospedali e altre strutture hanno dovuto affrontare nel mantenere aggiornato il software durante una pandemia che assorbe in modo continuo tutte le risorse. La ricerca è un perfetto esempio che spiega comele agenzie federali stiano lavorando più a stretto contatto con i ricercatori per indagare sui difetti della sicurezza informatica che potrebbero influire sulla sicurezza dei pazienti.
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Cyber Security 2020: a pochi giorni del World Economic Forum (WEF) si discute già delle questioni più urgenti che il mondo si trova ad affrontare.
Dorit Dor, della Check Point Technologies, riassume i trend della sicurezza informatica in tre sezioni principali: la guerra cibernetica Est-Ovest, che si intensificherà, nuove vulnerabilità dovute alle tecnologie del 5G e dello Iot e il ripensamento della tecnologia Cloud da parte delle aziende che hanno bisogno di nuove architetture più flessibili su cloud che offrano protezione scalabile a velocità elevata.
Le principali previsioni sulla Cyber Security del 2020, o le tendenze in crescita, come si preferisce chiamarle, oltre ad analizzare a fondo cosa sta funzionando o meno e guardano comunque al futuro per esaminare nuove soluzioni informatiche alle nuove minacce che stanno per presentarsi.
Oltre a ransomware più mirati, nuovi attacchi al Cloud e attravreso la tecnologia deepfake, tutti concordano sul fatto che la sicurezza informatica sia oggi e lungo il 2020, soprattutto, più importante che mai. L’FBI ha difatti ultimanente ammorbidito la propria posizione nei confronti dei ransomware sempre più dannosi: in alcuni casi viene ammesso quindi il pagamento del riscatto per porteggere azionisti, clienti e gli stessi dipendenti. Inoltre, si prevede che con le elezioni presidenziali degli Stati Uniti del Novembre 2020 che i deepfakes venranno sfruttati per tentare di screditare i candidati e inviare messaggi politici fasli agli elettori attraverso i social media.
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Lo sviluppo della tecnologia 5G e dell’Internet of Things aumenteranno le vulnerabilità degli utenti: si parla di attacchi informatici di quinta generazione su larga scala. Molte aziende però non sono ancora preparate contro attacchi di questo tipo: multi-dimensionali, multi-stadio, multi-vettore, polimorfici, in poche parole estremamente articolati.
Ma cosa è un attacco di Quinta Generazione? Un attacco cibernetico estremanente pericoloso e a grande scala, progettato per infettare più componenti di un’infrastruttura informatica, comprese le reti, le macchine virtuali istanze cloud e i dispositivi endpoint. Un attacco di questo tipo è in grado di superare le barriere di difesa dei FireWall: primi esempi di questo tipo di tacchi sono stati NotPetya e WannaCry.
Intelligenza artificiale e cyber security
Sebbene l’intelligenza artificiale abbia compiuto progressi significativi nelle sue applicazioni in tutti i settori, al momento il suo utilizzo nella sicurezza informatica può ancora essere definito come “nascente”.
L’IA — che parte dll’emulazione del pensiero umano — infatti aiuta ad esempio i professionisti e gli esperti nell’analisi del riconoscimento vocale e comprendere in modo accurato il crimine informatico in un momento in cui le aziende e le organizzaziini — esposte alle crescenti minacce — richiedono tecnologie di sicurezza elevate.
L’IA sta dicentando anche un potente strumento nel campo della protezione dei dati e contro attacchi potenzialemnte articolati, derivanti dallo sviluppo della tecnologia 5G e dell’Internet of Things che si stima porteranno ad attacchi informatici di quinta generazione– multi-dimensionali, multi-stadio, multi-vettore, polimorfici — e su larga scala che richiedono una prevenzione in tempo reale e continui aggiornamenti per evitare attacchi zeroda, oltre all’utilizzo di Firewall con funzioni avanzate di nuova generazione (NGFW).
Ma cosa sono gli attacchi di quinta generazione?
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Andrea Biraghi ex capo divisione Cyber Security Leonardo ex Finmeccanica, ora CEO Gruppo Comdata. Ex Amministratore Delegato E-Security e Cyberlabs,
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