La strategia dei ransomware evolve: la difesa passerà allo zero-trust
La sicurezza quindi va implementata e sicuramente la sua strategia va rivista, in luce di ransomware sempre più frequenti ma anche gravi per per tutte le organizzazioni. Il panorama della sicurezza informatica ha già avvisato: la situazione non farà che peggiorare.
Gli attacchi informatici e ransomware che hanno scopi economici sono ora crimini multimiliardari e le loro strategie sono sempre più complesse e le aziende pagano per i dati sensibili che diventano pubblicamente disponibili su Internet. Le organizzazioni pagano in media $ 220.298 e subiscono 23 giorni di inattività a seguito di un attacco segnala ThreatPost, e diventa necessario fare di tutto per prevenirli.
Stare un passo davanti al cyber crime: sicurezza e zero trust
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Italia seconda in Europa per attacchi informatici: sono le rilevazioni di CheckPoint Software Technologies, che afferma che gli attacchi ammontano a oltre 900 a settimana.
Tra i settori colpiti da attacchi cyber gravi negli ultimi dodici mesi, spiccano (in ordine decrescente): “Multiple Targets”: 20% del totale. Si tratta di attacchi realizzati in parallelo verso obiettivi molteplici, spesso indifferenziati, che vengono colpiti “a tappeto” dalle organizzazioni cyber criminali, secondo una logica “industriale”. Gli attacchi verso questa categoria di obiettivi sono tuttavia in calo del 4% rispetto al 2019.
Come in tutti i Paesi, il ransomware è stato la forma di attacco più utilizzata e, in Italia, la percentuale di organizzazioni colpite da ransomware ogni settimana nel 2021, è del 1.9%
Il rapporto Clusit 2021, registra nell’anno della pandemia il record negativo degli attacchi informatici: a livello globale sono stati infatti rilevati 1.871 gli attacchi gravi di dominio pubblico nel corso del 2020. L’impatto degli attacchi – sottolineano gli esperti – ha risvolti in ogni aspetto della società, della politica, dell’economia e della geopolitica
Settore Governativo, Militare, Forze dell’Ordine e Intelligence hanno subìto il 14% degli attacchi a livello globale, mentre la Sanità, è stata colpita dal 12% del totale degli attacchi. Il settore Ricerca/Istruzione,ha ricevuto l’11% degli attacchi, i Servizi Online, colpiti dal 10% degli attacchi complessivi. Sono cresciuti, inoltre, gli attacchi verso Banking & Finance (8%), Produttori di tecnologie hardware e software (5%) e Infrastrutture Critiche (4%).
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Attacchi informatici e ransomware agli ospedali non sono un caso solo italiano: la sanità è sotto attacco in tutto il mondo. L’utlizzo poi dello IoT aumenta esponenzialmente l’esposizione ai data breach.
Questi dispositivi medici in rete e altre tecnologie mobili per la salute (mHealth) sono un’arma a doppio taglio: hanno il potenziale per svolgere un ruolo di trasformazione nell’assistenza sanitaria, ma allo stesso tempo possono diventare un veicolo che espone i pazienti e gli operatori sanitari alla sicurezza e rischi per la sicurezza informatica come essere violato, essere infettati da malware ed essere vulnerabili ad accessi non autorizzati.
Pacemaker e defibrillatori impiantati che informano i medici in tempo reale sul comportamento del tuo cuore e che reagiscono ad ogni problema stimolando il muscolo a ripartire o cambiare ritmo, tutti questi dispositivi comunicano continuamente dall’interno del tuo corpo con una piccola scatola all’esterno, in mettiti in contatto con il medico che ti sta curando.
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Crescono e si moltiplicano le nuove bande ransomware cyber crime: con due nuovi programmi di ransomware-as-service (RaaS).
Le nuove bande di ransomware — Haron e BlackMatter — emergono sui forum di criminalità informatica nella Draknet e si professano come i successori dei due famigerati gruppi DarkSide e REvil che hanno compiuto gli attacchi a Colonial Pipeline e Kaseya negli ultimi mesi.
Il gruppo Blackmatter hanno comunque annunciato che i nuovi programmi ansomware-as-service (RaaS) non colpiranno organizzazioni come sanità, infrastrutture critiche, petrolio e del gas, della difesa, del non profit e del governo.
Secondo Flashpoint, l’attore di minacce BlackMatter ha registrato un account sui forum in lingua russa XSS e Exploit il 19 luglio, seguito rapidamente da un post in cui affermava che stava cercando di acquistare l’accesso a reti aziendali infette che comprendono tra 500 e 15.000 host nel Stati Uniti, Canada, Australia e Regno Unito e con un fatturato di oltre $ 100 milioni all’anno, che potrebbe suggerire un’operazione ransomware su larga scala.
Il gruppo Haron è invece stato segnalato dalla società di sicurezza sudcoreana S2W Labs – che hanno esaminato esaminato il primo campione di malware – ed ha fatto la sua comparsa nel mese di Luglio 2021. Oltre a questi due gruppi non è eslcuso che “là fuori” possano essrcene altri.
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La risposta al Colonial Pipeline Ransomware
I circa 2,3 milioni di dollari di riscatto in criptovaluta pagato da Colonial Pipeline Co, sono stati così recuperati dal Dipartimento di Giustizia, contrattaccando uno dei più dirempenti attacchi informatici del 2021. Il valore recuperato è parte del riscatto che la principale rete di oleodotti americana aveva pagato dopo l’hacking dei suoi sistemi del mese scorso. L’attacco ha portato a enormi carenze nelle stazioni di servizio della costa orientale degli Stati Uniti.
L’attacco ai sistemi informatici dell’azienda è avvenuto ad inizio maggio quando la Colonial ha dovuto arrestare le sue attività e chiudere l’intera rete dopo il cyber attacco. Blount all’inizo era contrario al pagamento del riscatto, ma ha poi affermato di non avere scelta. “Pagare il riscatto è stata la cosa giusta da fare negli interessi del Paese” ha affermato il CEO durante un’intervista al Wall Street Journal.
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Colonial Pipeline: un ransomware da 4,4 milioni di dollari
A confermare il pagamento è stato Joseph Blount, CEO Colonial Pipeline che distribuisce carburante lungo la costa orientale degli Stati Uniti. Il riscato è stato pagato per permettere la ripresa delle attività dell’oleodotto.
Un cyber attacco ha arrestato la principale rete di oleodotti USA: venerdi 7 maggio 2021, dopo l’attacco informatico, il principale operatore statunitense di gasdotti Colonial Pipeline ha chiuso la sua intera rete. Colonial infatti, trasporta il 45% della fornitura di carburante della costa orientale, spostando 2,5 milioni di barili al giorno attraverso migliaia di miglia di oleodotti.
Andrea Biraghi — Cyber attacco arresta la principale rete di oledodotti USA, il Colonial Pipeline
L’attacco ai sistemi informatici dell’azienda è avvenuto ad inizio maggio quando la Colonial ha dovuto arrestare le sue attività e chiudere l’intera rete dopo il cyber attacco. Blount all’inizo era contrario al pagamento del riscatto, ma ha poi affermato di non avere scelta. “Pagare il riscatto è stata la cosa giusta da fare negli interessi del Paese” ha affermato il CEO durante un’intervista al Wall Street Journal. Non biosgna dimenticare che la società rappresenta una risorsa fondamentale nel settore delle infrastrutture energetiche degli USA.
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Arriva una nuova segnalazione da Microsoft riguardo il malware cryptojacking che si affianca al ransomware, fino a questo momento lo strumento preferito dal cyber crime.
Microsoft quindi evidenzia come la portata degli attacchi nel corso degli anni sia mutata:
Il mining di criptovalute è in aumento negli ultimi anni. Questo aumento è guidato dal crescente valore delle criptovalute come Bitcoin, dalla crescita della popolarità di diversi tipi di criptovaluta (Ethereum, Litecoin e Dogecoin) e dalla volatilità in questi mercati.
La crescita del Cryptojacking e malware cryptominer è stata del 25% nel 2020, confermato anche dall’Internet Security Report per il Q4 2020 . Così la crescita, anche secondo le più recenti ricerche di Avira Protection Labs, è concreta con un aumento del 53%.
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Il Mobile Security Report 2021 di Check Point rileva che quasi tutte le organizzazioni a livello globale hanno subito un attacco malware mobile nel 2021. Il report scopre anche le ultime minacce per i dispositivi mobili: dalle app dannose agli attacchi ransomware.
In una sintesi il 97% delle organizzazioni nel 2020 ha affrontato minacce mobili che hanno utilizzato più vettori di attacco, il 46% delle organizzazioni ha avuto almeno un dipendente che scarica un’applicazione mobile dannosa e almeno il 40% dei dispositivi mobili del mondo è vulnerabile agli attacchi informatici
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Ransomware 2021: da 3 rapporti separati sulle minacce informatiche pubblicati da IBM, Trend Micro e BlackBerry, emergono molti degli stessi temi.
In questi rapporti nei nomi dei nuovi arrivati vi sono i nomi Egregor e DoppelPaymer, e ransomware come Sodinokibi e Ryuk permangono nelle liste delle migliori campagne. Tra i punti di unione dei tre rapporti la crescita e il raddoppiamento di ransomware e phishing – con alcune modifiche – e minacce come i deepfake e la disinformazione che nel futuro diventeranno minacce sempre più importanti.
I criminali informatici e gli hacker di stato risultano raddoppiati, approfittando anche del caos della pandemia con il passaggio al lavoro da remoto. BlackBerry sottolinea che i Managed Service Provider (MSP) erano obiettivi importanti durante gli attacchi ransomware 2020: secondo il “2021 Threat Report” gli hacker hanno sempre più sfruttato il ransomware per compromettere gli MSP come parte di campagne di criminalità informatica altamente mirate. Il ransomware rimane il grande business del cyber crime .
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Con l’evolversi della tecnologia i cyber criminali hanno una leva aggiuntiva nei loro attacchi per farsi pagare il riscatto: gli attacchi all’integrità dei dati nel ransomware. Gli attacchi ransoware nel 2020 sono diventati sempre più agressivi e numerosi, ma i pericoli non sono destinati a diminuire.
Il disruptionware è un malware progettato per sospendere la produttività aziendale compromettendo la disponibilità, l’integrità e la confidenzialità dei dati, dei sistemi e delle reti
Le nuove tendenze dell’attacco seguono due linee:
1 – Se l’azienda attaccata decide di non pagare il riscatto i suoi dati potrebbero subire delle discrepanze, danneggiando i loro servizi o ancora peggio utilizzare dei dati che potrebbero generare errori se il malinrtenzionato ha agito sui backup.
2 – Se l’azienda decidesse invece di pagare per recuperare i propri dati, gli errori immessi potrebbero esser il cavallo di Troia per chiedere ulteriori riscatti e pagamenti.
Questo darebbbe il via a danni reputazionali di grandi dimensioni che diventerebbero semplicemente irrecuperabili. Questa è la nuova tendenza del Ransomware 3.0.
“L’hacking sponsorizzato dallo stato e lo spyware sono fondamentalmente diventati mercificati”, afferma Cooper Quintin, ricercatore di sicurezza alla Electronic Frontier Foundation a CyberScoop. “C’è un settore per questo adesso”.
Abbiamo visto come secondo il rapporto Cyber Threatscape Report 2020 di Accenture gli hacker di stato e i gruppi criminali ransomware stiano raffinando le loro tattiche per infliggere ancora più danni nel 2021.
Nel rapporto vengono rivelate le minacce attuali nel panorama Cyber, identificando cosi 5 fattori che stanno influenzando il panorama delle minacce informatiche.
Nuovi strumenti open source sono distribuiti in rete sfruttano i sistemi di posta elettronica e utilizzano l’estorsione online. Il rapporto, esamina le tattiche, le tecniche e le procedure impiegate dai criminali informatici ed hacker sponsorizzati dallo stato negli utlimi 12 mesi per comprendere e prevedere le loro prossime mosse e capire come potrebbero evolversi gli incidenti informatici nel 2021.
I grupppi ransomware, inoltre, stanno distribuendo un arsenale di nuovi strumenti open-source, sfruttando attivamente i sistemi di posta elettronica aziendali e utilizzando l’estorsione online per spaventare le vittime e indurle pagare i riscatti.
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Il ransomware NetWalker: l’analisi
I dati raccolti finora indicano che il ransomware Netwalker è stato creato da un gruppo di hacker di lingua russa che pera sotto il soprannome di Circus Spider. Netwalker è è un ceppo di ransomware scoperto a settembre 2019, ma il suo timestamp risale alla fine di agosto.
NetWalker ha iniziato a guadagnare terreno dal marzo del 2020, inizialmente distribuito tramite e-mail spam che inducevano le vittime a cliccare sui collegamenti phishing e ad infettare così i computer nella rete e reaggiungendo tutte le macchine collegate al punto di infezione originale.
Chiunque quindi era a rischio, anche gli uenti domestici.
Nell’Aprile del 2020 il ransomware ha cambiato approccio: ovvero Circus Spider ha iniziato ad individuare grandi obiettivi come aziende private, ospedali o agenzie governative. Per fare ciò il gruppo criminale ha cercato di ottenere l’accesso manipolando ad esempio i VPN senza patch, le password di protocollo Remote Desktop. E con i dovuti cambiamenti dopo aver ottenuto l’accesso Netwalker riesce a far terminare tutti i processi Windows in esecusione, crittografando i file ed eliminano i backup.
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L’FBI e la NSA hanno pubblicato un rapporto sul malware basato in Russia che attacca Linux noto come Drovorub.
Drovorub utilizza un rootkit del modulo del kernel consentendo di controllare il computer da remoto, evitando ogni suo rilevamento mentre è in azione. Il malware è facile da individuare se si scaricano informazioni non elaborate dalla rete, ma il modulo del kernel quindi lo rende difficile da trovare, agganciando molte delle sue funzioni in modo che i processi possano essere nascosti.
La fonte del malware è stata rintracciata presso il GRU, Direttorato principale per l’informazione e servizio informazioni delle forze armate russe.
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Cybersecurity: hackers iraniani prendono di mira Asia e Russia con il ransomware DHARMA
Cybersecurity: rischio malware i file condivisi su Google Drive
Maze Ramsomware, il ransomware delle estorsioni online non si ferma.
Le ultime notizie riportano nuovi attacchi: tra gli attacchi recenti - dati e studio su SecurityAffair.co - che sono stati rilevati comprendono una famosa società di servizi IT, la Threadstone Advisors LLP, corporate advisory specializzata in fusioni e acquisizioni, un appaltatore missilistico nucleare Usa.
Tra i recenti attacchi registrati e denunciati attreverso i media vi è quello di una società di servizi IT multi-miliardaria, con sede nel New Jersey che è l'ultima vittima del famigerato gruppo ransomware Maze che sembrava colpire una vulnerabilità Citrix. Come prova del raid sono stati pubblicati i dati finanziari sottratti alll'azienda.
Un altro attacco è stato subito da un appaltatore missilistico nucleare Usa Westech International: gli hacker sono così riusciti ad accedere alle informazioni sensibili ed è probabile che l'attacco al ransomware del labirinto abbia implicazioni significative. Si prevede che il gruppo di hacking coinvolto nell'attacco del ransomware Maze tenterà di vendere i dati a una nazione "ostile".
Continua a leggere: Ramsomware Maze: i recenti attacchi
Andrea Biraghi Cybersecurity Blog
Secondo il report di TrendMicro , l’Italia è il paese più colpito al mondo, almeno per quanto riguarda le cifre relative al 2019 per quanto riguarda gli attacchi ransomaware. Su scala mondiale, invece, il nostro paese, è settimo per ciò che concerne malware e quarto per macromalware. Ultimamente un approccio più mirato dei ransomware ha permesso tecniche più mirate volte a costringere le organizzazioni a cedere alle richieste di ricatto. L’efficiacia relativa all’evoluzione delle nuove tecniche utilizzate è stata dimostrata – a livello globale – da una serie di attacchi rivolta ad entità governative.
Ma c’è stato un ulteriore e importante sviluppo: la formazione di “alleanze” tra gruppi di ransomware. TrendMicro ritiene che, nel novembre del 2019, gli operatori dietro a Ryuk abbiano lanciato l’attacco dall’ufficio dei servizi tecnologici della Lousiana stessero lavorando come fornitori access-as-a-service. [leggi l’art. integrale]
Lista dei ransomware nel mese di Aprile 2020 su Andrea Biraghi: ransomware 2020 cosa sta accadendo
Dopo pochi giorni dall’incursione informatica nel sistema idrico israeliano, un attacco hacker “altamente accurato” ha bloccato il porto di Shahid Rajaee sul Golfo Persico. L’Iran nega di aver compiuto il primo attacco che non sarebbe nemmeno andato a buon fine, ma la risposta di Israele – se è stata una sua risposta – sembra avere un significato con un messaggio preciso: le infrastrutture civili sono un obiettivo inaccettabile per il cyber. La notizia del contrattacco israeliano è stata data dal Washington Post. Siamo in una nuova frontiera, dove il cyberspazio non è più un dominio separato da quello fisico.
Mentre sta emergendo una nuova tendenza ransomware, ovvero l’utilizzo delle criptovalute come ricatto e pagamento di riscatto,
il 2020 si sta evidenziando come anno cruciale per comprendere e testare quali scenari si delineeranno nella competizione internazionale sul 5G.
Le nuove tecniche dei cyber criminali non solo si affinano diventando sempre più veloci: sembra che si basino anche sull’utilizzo di tecnologie già consoldidate, come i malware di stato.
Ma non solo, il panorama del Cyber Spazio si sta arricchendo di nuovi ma anche da vecchi elementi che tornano alla ribalta: tra questi il grande ritorno degli hacktivisti.
In materia di difesa invece Il Dipartimento della Difesa, adotterà presto una serie di precise regole per lo sviluppo e l’utilzzo dell’intelligenza artificiale.
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Cyber Security 2020: a pochi giorni del World Economic Forum (WEF) si discute già delle questioni più urgenti che il mondo si trova ad affrontare.
Dorit Dor, della Check Point Technologies, riassume i trend della sicurezza informatica in tre sezioni principali: la guerra cibernetica Est-Ovest, che si intensificherà, nuove vulnerabilità dovute alle tecnologie del 5G e dello Iot e il ripensamento della tecnologia Cloud da parte delle aziende che hanno bisogno di nuove architetture più flessibili su cloud che offrano protezione scalabile a velocità elevata.
Le principali previsioni sulla Cyber Security del 2020, o le tendenze in crescita, come si preferisce chiamarle, oltre ad analizzare a fondo cosa sta funzionando o meno e guardano comunque al futuro per esaminare nuove soluzioni informatiche alle nuove minacce che stanno per presentarsi.
Oltre a ransomware più mirati, nuovi attacchi al Cloud e attravreso la tecnologia deepfake, tutti concordano sul fatto che la sicurezza informatica sia oggi e lungo il 2020, soprattutto, più importante che mai. L’FBI ha difatti ultimanente ammorbidito la propria posizione nei confronti dei ransomware sempre più dannosi: in alcuni casi viene ammesso quindi il pagamento del riscatto per porteggere azionisti, clienti e gli stessi dipendenti. Inoltre, si prevede che con le elezioni presidenziali degli Stati Uniti del Novembre 2020 che i deepfakes venranno sfruttati per tentare di screditare i candidati e inviare messaggi politici fasli agli elettori attraverso i social media.
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Lo sviluppo della tecnologia 5G e dell’Internet of Things aumenteranno le vulnerabilità degli utenti: si parla di attacchi informatici di quinta generazione su larga scala. Molte aziende però non sono ancora preparate contro attacchi di questo tipo: multi-dimensionali, multi-stadio, multi-vettore, polimorfici, in poche parole estremamente articolati.
Ma cosa è un attacco di Quinta Generazione? Un attacco cibernetico estremanente pericoloso e a grande scala, progettato per infettare più componenti di un’infrastruttura informatica, comprese le reti, le macchine virtuali istanze cloud e i dispositivi endpoint. Un attacco di questo tipo è in grado di superare le barriere di difesa dei FireWall: primi esempi di questo tipo di tacchi sono stati NotPetya e WannaCry.
Many small and medium-sized organisations have been affected by it and have paid ransoms because they did not back up their data and did not have an option to recover it as well. Many times organisations have, or they are forced out of business.
The most affected industry is healthcare as hospitals have to pay ransom if they did not back up the patient data as they need to retrieve the data promptly to access records of patients who require immediate care.
Therefore to protect the organization from a ransomware attack, it is essential to follow the steps mentioned: https://goo.gl/JufCfG
Entenda o que é ransomware: o malware que sequestra computadores http://www.tecmundo.com.br/seguranca-de-dados/116360-especialista-explica-crescimento-ransomware-brasil.htm